Come una fenice. Più forti che mai

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Circa un anno fa ha chiuso i battenti ASPIS (l’Associazione per il Progresso Interdisciplinare delle Scienze), di cui io e Gianluca facevamo parte.
Lasciando da parte i motivi che ne hanno determinato lo scioglimento (credo non interessi a nessuno conoscere le ragioni, se non a chi ha sempre remato contro dall’esterno, e comunque continuerà per sua natura a farlo), mi preme fare alcune considerazioni, per chi vorrà leggerle.
Con ASPIS è stato fatto, negli ultimi anni, un grande lavoro di ricerca e divulgazione, a cui hanno partecipato tutti i suoi componenti, ognuno per le proprie competenze, tanto che la produzione di studi tematici (anche su questioni assai spigolose, per esempio la cosiddetta CTO, la supposta correlazione delle stelle di Orione con le piramidi egizie) è stata copiosa sia sul sito, sia sulla rivista digitale Tracce d’eternità, che nel frattempo era diventata l’organo ufficiale dell’associazione.
È stata anche un’esperienza che ha maturato tutti noi, perché abbiamo imparato a condividere all’unisono intuizioni, idee e ipotesi; con un forte senso critico e di responsabilità certamente non comuni.
Nel momento in cui son venute meno le condizioni per proseguire questo percorso assieme, ognuno ha preso la propria strada.
E qui volevo arrivare.
Pier Giorgio Lepori ha creato l’innovativa piattaforma Eterodossia.com, che già ospita gli scritti di numerosi ricercatori, offrendo a ognuno uno spazio autonomo in rete per divulgare o promuovere il proprio lavoro: tra questi anche Giuseppe Badalucco e Biagio Russo, che pure erano colonne portanti di ASPIS.
A ruota, io e Gianluca Rampini abbiamo dato vita al portale Dreamland e all’omonima rivista digitale aperiodica e gratuita, che nelle intenzioni degli autori (innati divulgatori) vuole essere il naturale proseguimento delle consorelle Tracce d’eternità e Chimera.
Infine, ma solo in ordine di tempo, Fabio Marino ed Enrico Travaini hanno inaugurato il progetto denominato Arcadia, un sito web che propone articoli e ricerche su numerose tematiche misteriose (Archeomisteri, Clipeo-UFOlogia e Insolito-Paranormale).
Insomma, pur divisi, gli ex componenti di quella che fu ASPIS non hanno perso tempo e si sono ributtati nella mischia, seguendo probabilmente una strada in qualche modo già segnata da tempo nei solchi dell’associazione.
Ecco perché oggi, mentre stiamo ancora navigando in queste splendide avventure (le somme le tireremo più avanti), mi sento di dire che siamo più forti di prima, più forti che mai, più consapevoli.
Certamente divisi ma non domi.
Ognuno di noi ha ancora tante cose da dire, e non ho davvero nessun dubbio che continueremo nella ricerca e nella divulgazione con lo stesso spirito che fu di
ASPIS.
I lettori non potranno che rallegrarsi di poter fruire, d’ora in poi, di una così variegata scelta divulgativa, ancora completamente gratuita.
La cultura non ha prezzo. Auguri a tutti noi!

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