Chankillo è un centro cerimoniale posto nel bacino del fiume Cosma, nel deserto costiero di Ancash, una zona in cui era stanziata la civiltà Sechin.
Il luogo sacro era abitato, come risulta dalle datazioni C-14, fin dal IV secolo a.C.
Nel 2007, dopo lunghe diatribe, Chankillo è stata correttamente individuata per quel che è: un osservatorio solare, con le sue costruzioni cubiche di pietra squadrata (“Tredici Torri”) posizionate a intervalli regolari sulla distanza di 300 metri circa, in modo da formare una fila orientata sull’asse nord-sud; un orizzonte artificiale dentellato che si allinea con i movimenti del Sole; non mancano zone residenziali per ospitare i sacerdoti e un tempio fortificato in cima alla collina.
L’utilizzo di un calendario solare potrebbe essere stato di grande utilità per le culture agricole.
L’archeologo Ivan Ghezzi e l’astrofisico Clive Ruggles hanno spiegato che Chankillo rientra tra “…i calendari solari orizzontali (basati sull’osservazione delle posizioni di alba e tramonto all’orizzonte nel corso dell’anno) [che] godevano di grande importanza tra le popolazioni indigene d’America… In Sud America i reperti documentano l’esistenza di pratiche rituali e credenze cosmologiche relative a un culto solare regolato dai sovrani inca. Ciò indica un grande interesse per il movimento dei corpi celesti e per il calendario, suggerendo che i rituali del culto solare fossero orchestrati dai governanti per riaffermare la loro origine divina, accentrare il potere e legittimare la propria autorità.”
Dalle decorazioni sulle ceramiche e dalle statuette rinvenute durante gli scavi archeologici, che rappresentano guerrieri muniti di armi e scudi, ma con indosso elementi di vestiario elegante e ricercato, è stato suggerito che a Chankillo il culto del Sole sia servito a dare legittimità a una classe sacerdotale guerriera in ascesa.