Reinhard Gehlen, il generale della Wehrmacht responsabile durante la Seconda Guerra Mondiale del Fremde Heere Ost (FHO), la branca specializzata di intelligence dello Stato Maggiore dell’esercito operante sul fronte orientale, nel dopoguerra fu scelto e finanziato dagli Stati Uniti, che ne fecero un baluardo per contenere e contrastare la minaccia comunista proveniente dall’Unione Sovietica e dai suoi stati satellite.
Ma prima che la rete spionistica clandestina Organizzazione Gehlen fosse operativa, Gehlen ebbe un temibile contendente. Infatti, il Counter Intelligence Corps (CIC), l’agenzia di spionaggio dell’esercito degli Stati Uniti, nell’agosto 1945 aveva già individuato nel tenente colonnello Hermann Baun, la persona giusta per ripartire subito con un’attività di controspionaggio, anche se in scala notevolmente ridotta.
Nell’autunno del 1945 l’OSS (Office of Strategic Services), poco prima del suo dissolvimento, si oppose alla richiesta dell’esercito di utilizzare Baun in Germania. Crosby Lewis, capo della sezione di controspionaggio dell’SSU (Strategic Services Unit) in Germania, in un rapporto del gennaio 1946, aveva evidenziato come la notizia dell’arresto di Baun nel luglio 1945 avesse provocato la richiesta di estradizione da parte sovietica per lui e per Gehlen.
Il 29 luglio 1945 Baun si era consegnato volontariamente agli americani a Hinterberg vicino a Sonthofen, nel sud della Germania, e restò nell’area dell’Allgäu fino al settembre 1945. Egli era stato responsabile dal giugno 1941 della Abwehr Amt I (Walli I), la sezione che si occupava di raccogliere informazioni, valutando sostanzialmente fonti aperte, letteratura in lingua russa e articoli di stampa, interrogare prigionieri sul fronte orientale per conto di Canaris e poi, verso la fine del 1942, di Gehlen.
Durante il conflitto Baun era riuscito addirittura a paracadutare nuclei di agenti, scelti e addestrati tra i prigionieri di guerra sovietici, molto lontano a tergo del fronte sovietico o nelle retrovie. Alcuni riuscirono a infiltrarsi nei comandi dell’Armata Rossa, o perlomeno a integrarsi nella vita civile.
Baun parlava correttamente quattro lingue, tra cui il russo, tanto da essere stato impiegato quale consulente e assistente amministrativo nei consolati tedeschi a Odessa e Kiev dal 1922 al 1937. Lo stesso Gehlen riconosceva che Baun era «un impareggiabile procacciatore di informazioni che sapeva non solo assegnare alle persone con le quali era in contatto incarichi e funzioni di comando adeguate alle loro rispettive capacità, ma anche sorvegliarle a dovere. Egli lavorava soprattutto con volontari russi, e fino alle ultimissime ore riuscì a mantenere contatti nel cuore stesso di Mosca».
Stavolta il compito di Baun sarebbe stato di acquisire informazioni sulle spie in Germania, nell’area controllata dai sovietici. Egli fu interrogato dagli uomini dell’intelligence a Freising il 16 agosto 1945, e un paio di mesi dopo propose agli americani l’abbozzo di una piccola rete di spionaggio.
Baun fu autorizzato a iniziare quell’attività il 10 dicembre 1945, reclutando alcuni colleghi dell’Abwehr, sotto la supervisione del generale di brigata Edwin Luther Sibert dell’United States Forces European Theater (USFET), a capo dell’intelligence militare in Europa.
Sibert fu quindi l’unico responsabile del servizio spionistico, poiché il Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti non poteva ovviamente autorizzare una simile attività nei confronti dell’Unione Sovietica.
Verso la fine di marzo del 1946, Baun era già operativo, avendo assoldato un centinaio di agenti, senza peraltro riuscire a riattivare le reti spionistiche di cui disponeva durante la guerra.
Il 9 luglio 1946 Gehlen e il suo seguito tornarono in Europa: da lì a pochi mesi sarebbe nata la cosiddetta Organizzazione Gehlen, che fagocitò anche il gruppo già operativo di Baun.
Baun, oltre a non possedere lo stesso talento di Gehlen per trattare con gli americani, credeva utopisticamente in un servizio d’intelligence globale che avrebbe dovuto accerchiare geograficamente l’Unione Sovietica.
Dal 25 febbraio 1947 Gehlen assunse la gestione del gruppo, e quindi dei finanziamenti, mentre a Baun, appena un paio di mesi dopo, furono affidate marginali operazioni di ricognizione strategica in Medio Oriente, con sede a Teheran, dove fu trasferito alla fine del 1948.
Nell’ottobre 1949 Baun fu costretto a lasciare l’organizzazione per problemi di salute: morirà due anni dopo.
Hai letto un estratto dal libro “Le spie naziste degli Stati Uniti” (Idrovolante Edizioni, 2023).